iL GUANCiALE Di GiORGiONE

Noi Marchesini da una decina d’anni seguiamo il Gambero Rosso, il primo canale tematico sul cibo.

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In questi ultimi tempi è apparso quello che è diventato un nostro mito: Giorgione. Un buon uomo, sempre di buon umore, che nella sua cucina con a fianco la sua stufa economica, prepara un sacco di manicaretti. Abbiamo un po’ la stessa filosofia: passione, istinto e materie prime naturali. Come me lui si rifornisce da contadini, direttamente dal produttore e si alleva un po’ di animali da cortile (io però non ho gli animali).

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Nelle sue ricette, che oserei dire quanto più lontane dal mondo vegano, usa spesso il guanciale. Lo ha appeso ad un gancio in bella vista in cucina, quando taglia le fette, ogni dannata volta, io e Mattia ci guardiamo e ci scambiamo delle occhiate sognanti.

Ho fatto un po’ di ricerche e mi sono rivolto alla mia consulente di fiducia in fatto di carni, Tiziana Nogara, già citata nel nostro blog.

Bene oggi mi ha preparato un guanciale intero, fresco, messo solo sotto sale e spezie.

“Co te lo porti casa, via el sacchetto e te lo metti su un piatto in frigo”, si è avverato un sogno!

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Questa mattina, nei miei giri ai mercati, il mio caro amico Erio mi ha venduto un kg di “pissacan” o tarassaco, raccolti ieri, puliti e con i piccoli boccioli dei fiori. Quale morte migliore per il nostro guanciale, il test è scattato immediatamente. Ne taglio una fetta e preparo delle striscioline, un filo d’olio Siciliano, una becca d’aglio, un peperoncino e i “pissacan” tagliati grossolanamente. Una generosa presa di sale grosso, un filo d’acqua e 7 minuti di cottura. Uno spettacolo!

150 gr della solita farina dell’amico Schiavo chilometro 5, 40 gr d’olio extra vergine d’oliva e 60 gr di acqua, sale e un pizzico di spezie miste, il tutto impastato a creare una base per una torta salata. Per il “ripeno” ovviamente i “pissacan” spadellati, 250 gr di ricotta e una spolverata di parmigiano per la gratinatura finale.

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clicca qui per vedere il promo di Giorgione

We Marchesini are huge fans of Gambero Rosso Channel, the first TV channel about food, that started more than 10 years ago. We recently discovered who became one of our idols: Giorgione, a big man, always happy and joyful. In his kitchen, near his wood stove, he prepares stunning dishes with our same phylosophy: passion, simplicity and natural materials and ingredients. He buys vegetables from farmers and he even grows some animals like rabbits, hens, ducks and turkeys. In his recipes, tasty as heaven, he often uses pork cheek, (Guanciale in Italian, a sort of bacon, made with the pork cheek instead of belly, really tasty and aromatic, we highly recommend it!!!) he has a whole cheek, smoked and hung under a shelf of his kitchen and every damn time we see it, dad and I look at each other with our mouths watering… After a few researches, dad went to our friend and meat dealer Tiziana Nogara, that prepared us a pork cheek, spiced and salted.

“Co te lo porti casa, via el sacchetto e te lo metti su un piatto in frigo”. (when you get home, take it of the bag and put it on a plate in the fridge) A dream become true!!!

During our usual veggies shopping at the marketplace, our friend Erio sold us 1kg of dandelion sprouts, collected the day before, crispy and bitter. We got home and tried out our new meaty heaven traight away: a pan, sicilian biological olive oil, a couple cloves of garlic, two chili peppers, a couple of slices of our delicious guanciale, cut into strips, and the dandelions, roughly chopped. A generous pinch of coarse salt, let’s say half of a glass of water and 7 minutes of cooking will be enought to bring these ingredients to their maximum taste.

150gr of our old reliable “Chilometro Cinque” wheat flour, 40gr of olive oil, 60gr of water, salt, pepper and a pinch of mixed spices, mixed together, created the perfect base for a savoury pie. The filling, obviously, is made with our dandelions (“Pissacan” in dialect) and 250gr of fresh ricotta. All in the oven with a sprinkled of parmesan to gratin all, at 180°C for about 25 minutes, it depends on the thickness of the base and the moisture of the filling though…