GLi ARANCiNi

Riso avanzato: tanti lo buttano, altrettanti invece (noi compresi) lo riutilizzano, chi facendo torte, chi nel salato, come ho voluto fare oggi.

La madre di tutte le ricette di riciclo del riso è sicuramente l’arancino: una sorta di polpetta di riso con ragù, piselli e un cubetto di mozzarella al centro, il tutto impanato e fritto in olio bollente.

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A papà non sono mai piaciuti un gran che, quindi ho optato per una variante al tradizionale condimento siciliano: una dadolata finissima di speck, prezzemolo fresco, unico superstite nel nostro orto, tritato finemente, abbondante stravecchio di malga grattugiato, un cubetto di formaggio fatto in casa dalla nostra Danijela e un paio di uova per amalgamare il tutto. Lasciamo quindi riposare il tutto in frigo per mezz’oretta in modo tale da riuscire ad appallottolare il riso più facilmente.

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Trascorso il tempo necessario, iniziamo a fare le “polpettine”: si prende una manciata di riso, si mette il formaggio, si chiude con dell’altro riso e gli si da la forma di una palla. (la forma dell’arancino tradizionale sarebbe una sorta di cono, piuttosto grande, ma noi abbiamo voluto rimpicciolire il tutto) Formate tutte le palline (ce ne sono venute una decina circa) le si impana passandole prima nell’uovo sbattuto, poi nel pangrattato, poi ancora nell’uovo e un’ultima volta nel pangrattato… Una panatura degna dei migliori food trucks americani!!

Pentolino con olio di semi ben caldo, un paio di minuti di cottura per lato e sono pronti, una vera goduria per tutti i sensi: dorati e croccanti all’esterno, filanti e caldi all’interno.

Buon appetito, Mattia.

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