iL GERMANO STELLATO

Pranzo di famiglia dedicato alla Stella di casa Marchesini per il giorno della sua cresima.

L’aperitivo è sempre un momento che mi piace molto. Nella nuova cuxina di casa Marchesini abbiamo messo un gran bancone con degli sgabelli proprio per assaporare questo momento.

È il benvenuto, l’attimo piacevole delle presentazioni ed è solitamente il momento più sfizioso a livello gastronomico.

Sicuramente per tutti questi ottimi motivi, coadiuvati da una fame solitamente incredibile, ci si strafoga, lasciando poi nel piatto metà del pranzo :’(

Ma torniamo al menù “stellato”: sopressa, giardiniera e pan caldo è l’aperitivo Veneto per eccellenza. Sopressa casalinga con un anno di invecchiamento, la mia preferita.

Come primo piatto abbiamo fatto degli spaghetti stile chitarra, o meglio, abbiamo tirato la sfoglia come per fare le lasagne, l’abbiamo tenuta molto grossa per poi passarla alla trafila delle tagliatelle. Il risultato è stato veramente fantastico, un bigolo all’uovo versione slim.

Il condimento, su richiesta della festeggiata: ragù di carne. Il macinato era l’ultima scorta di una sorana speciale allevata da un nostro vicino, pomodoro home made, triplo concentrato Mutti, sale, pepe, bacche di ginepro, 2 chiodi di garofano infilzati su uno scalogno, una paio di becche d’aglio in camicia e 5 foglie di salvia. Cotto sopra la cucina economica nel coccio di terracotta per 5 ore, non posso descrivervi la bontà!

Come secondo abbiamo fatto un bis, che per caso non se ciapemo indrio, sempre dallo stesso allevatore, un coniglio cotto anche lui nel coccio di terra sulla stufa, a fianco del ragù, con aglio, olio, rosmarino e un paio di pezzi di zenzero fresco, vino bianco al bisogno.

A formare il bis il pollo ruspante (dicitura scritta nel sacchetto) cotto nel forno della medesima stufa, qui pancetta, le solite bacche di ginepro salvia e rosmarino.

Ma veniamo al titolo di questo post, mi restava da cuocere un germano reale che fisicamente non ci stava né sopra la stufa né in forno, ho quindi deciso di cuocerlo in un secondo momento.

Alla fine delle varie cotture, con la stufa calda ma non più alimentata, diciamo che l’ho lasciata “morire”con in grembo il volatile che si è cotto pian pianelo come se deve.

In un vecchio tegame di alluminio, ho salato il germano dentro e fuori per bene, al suo interno ci ho messo la nuova scoperta dell’anno: il mandalate, un incrocio fra un mandarino e una clementina, spettacolare, il profumo è del mandarino e la dolcezza della clementina!!

Per non far seccare il petto del volatile, avendo avanzato giusto un paio di fette di pancetta fresca, ho “cucito” un abito su misura per messer Germano.

Anche qui un paio di pezzi di zenzero fresco e una spremuta d’arancia, con annessi resti, tutto dentro nel tegame.

Che vi posso dire, la dolcezza della pancetta, il profumo degli agrumi e zenzero, la carne molto sapida e aggressiva dell’anitra hanno fatto si che assaggiassi uno dei bocconi migliori dell’anno.

Il dessert, sempre su richiesta, il tiramisù fatto dalla mia Danijela, rigorosamente, savoiardi, mascarpone, uova, zucchero di canna e caffè amaro, una vera delizia.

Vini della cantina degli amici di Ca’Duso, anche loro vicini di casa, sempre una garanzia.

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