iL PRANZO PER 350 OSPiTi SPECiALi

A Brendola esiste un progetto fantastico dal nome Piano Infinito presso la fattoria didattica Massignan, per i più pigri rubo dal sito la loro presentazione e la incollo alla fine della storia.

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Il mio amico chef Cecco ci ha fatto l’onore di invitarci a cucinare per il pranzo sociale di una domenica di Novembre particolarmente soleggiata. Io e Mattia siamo partiti alla volta di Brendola con le nostre traverse firmate e niente più, anzi si: tanta voglia di renderci utili per queste persone meno fortunate.

Quest’ultima frase, mentre la scrivo, mi suona strana… Chi può dire cos’è la felicità? Io domenica ho visto tante bellissime persone felici, tanti sorrisi e tantissimi abbracci, cosa che non vedo più da nessuna parte.

Ma passiamo al cibo… É stata un’esperienza incredibile, al mio arrivo lo chef di casa mi mette a fare il ragù per i maccheroni: Pasta fatta in casa (200 uova fatte in maniera impeccabile dal maestro Tiziano) condita con il sugo di tastasale. Detto fatto, mi trovo davanti alla pentola più grande che io abbia mai usato. Trovo una tanica d’olio di oliva buono e parto a creare la base del mio ragù: salvia, rosmarino, bacche di ginepro, una stecca di cannella, aglio, carote e pochissima cipolla. Ho fatto un’infusione per poi togliere i profumi che altrimenti renderebbero il tutto indigesto e amaro.

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La pasta di salame va aggiunta poco alla volta, così come nel ragù normale, altrimenti la carne si lesserà e non avrà una buona consistenza. Certo che 1kg di macinato lo si “sgrana” in poco tempo, ma per 40kg il lavoro è leggermente più corposo. Ma come dico sempre la cucina è sinonimo di calma, amore e passione e in questo giorno speciale il mio livello d’ammmore era alle stelle.

Il primo piatto si componeva di due pietanze ed ecco quindi il pasticcio di zucca con pane carrasau. L’idea è stupenda, la qualità del pane, di cui ora mi sfugge il nome, fantastica, l’unico neo per i miei gusti era la besciamella vegana, diciamo in tutta sincerità che non è nemmeno parente della classica, fantastica, profumatissima e gustosissima besciamella tradizionale. Ma ben venga anche la cucina vegana, esistono anche loro…

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Il piccolo chef di CUXiNA ha fatto un kilogrammo di risotto alla zucca per alcuni invitati celiaci, ottimo e cremoso come sa fare ottimamente lui.

Il secondo, un incredibile spezzatino al pomodoro. Tenero, dolce e profumato, magistralmente eseguito dallo chef di casa. Per contorno patate al forno e radicchio di Treviso (tagliati da Mattia per tutto il pomeriggio di sabato).

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Dimenticavo l’antipasto, dei crostini con varie salse e ben 300 fette (anche queste fatte da Matt) di roastbeef all’inglese.

I dolci sono stati portati dalle nonne, mamme, sorelle ed amiche degli invitati, un carosello di magnifiche torte di tutti i generi.

Il vino era fatto in casa dalla seconda cooperativa: “81”. Ottimo il rosso, bianco non pervenuto.

Vi consiglio quindi, a chiusura di questa storia culinaria, di andare a visitare la fattoria, magari con i vostri figli o anche solo per comprare dell’ottima verdura del territorio vi assicuro che non ve ne pentirete, parola di CUXiNA MARCHESiNi.

La Fattoria Didattica Massignan é stata realizzata dalla Fondazione Famiglia Paolino Massignan -Dopo di Noi- ONLUS in collaborazione con Cooperativa 81 e cooperativa Piano Infinito a partire dal 14 settembre 2007 quando il signor Paolino Massignan ha dato, in comodato d’uso gratuito venticinquennale, alla Fondazione tutta la sua azienda agricola. La Fattoria è stata realizzata con lo scopo precipuo di rendere disponibili strutture per accogliere persone con disabilità e fornire loro nuove opportunità terapeutiche, di inserimento lavorativo, di integrazione e di inclusione. La Fondazione ha poi ceduto, in uso gratuito, le strutture realizzate alle Cooperative Sociali che le sono partners: Cooperativa 81 gestisce le attività lavorative e Piano Infinito le attività terapeutiche e didattiche.