“La nebbia a gl’ irti colli, piovigginando sale e sotto il maestrale urla e biancheggia il mar.” Ecco, Carducci è perfetto per queste giornate d’inverno nella nostra pianura padana da giorni presa nella morsa del gelo nebbioso.
E noi ci facciamo “do ovetti de xabajon”, lo zabaione mi trasporta con i ricordi alla mia infanzia. A casa mia tenevamo un po’ di galline e quindi ogni tanto per consumare le uova la mia mamma mi faceva lo sbattutino con lo zucchero, poi quando sono cresciuto ha iniziato ad aggiungere il caffè caldo e poi, ancora più grande, mi faceva lo zabaione. Il sapore dell’uovo e zucchero accomuna le tre preparazioni. Oggi in cuxina abbiamo seguito passo passo le indicazioni del Maestro Artusi.
“Rossi d’uovo, N.3
Zucchero in polvere, grammi 30
Vino di Cipro, di Marsala o di Madera, decilitri 1 ½ pari a 9 cucchiaiate circa. Doppia dose potrà bastare per otto persone. Se lo desiderate più spiritoso aggiungete una cucchiaiata di rhum; anche un cucchiaino di cannella in polvere non ci sta male.
Lavorate prima con un mestolo i rossi d’uovo collo zucchero finchè sieno divenuti quasi bianchi, aggiungete il liquido, mescolate, ponetelo sopra un fuoco ardente frullandolo continuamente e guardandovi dal farlo bollire perché impazzirebbe; levatelo appena comincia ad alzare.
Meglio, io credo, sia il servirsi della cioccolatiera.”
Se qualcuno vuole confrontare gli stili di scrittura tra me e il “baffone” dell’800 si accomodi pure 😉