BUONATALE

E anche quest’anno il Natale è arrivato, con il suo carico di aspettative, con tata voglia di serenità e in particolar modo quest’anno con un desiderio di relax senza precedenti.

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Nella nostra famiglia c’è una dolce tradizione: la mattina di Natale si va dalla nonna Iaia a bere la cioccolata con i savoiardi. Quest’anno questa tradizione è stata leggermente cambiata dal piccolo chef di CUXiNA che ha sfidato la signora indiscussa della cioccolata. Entrambe si sono rivelate ottime a modo loro. Quella della nonna è fatta con il latte intero, polvere di cacao esclusivamente Perugina, zucchero e un cucchiaio di frumina (fecola di patate). Quella di CUXiNA: latte intero, zucchero di canna, cacao biologico, cioccolato fondente e maizena. Due stili diversi ma entrambi “natalosi “ e buonissimiiiii!!!

Passando al menù: come antipasto, sul tagliere, speck classico, lonzino affumicato e speck di anitra su pane nero ai cereali.

Flan di radicchio tardivo su fonduta di formaggio fresco d’alpeggio recuperato il giorno del visitone a Recoaro Mille.

Tortellini con farina integrale su ricetta del grande Artusi del 1890 ripieni di cappone, formaggio stravecchio, ricotta, uovo e scorzette qumquat o mandarini cinesi.

I tre arrosti: il primo è un pollo felice ripieno di tastasale, formaggio stravecchio grattugiato, uovo intero, noce moscata e la buccia grattugiata di qumquat.

Il secondo, un coniglio felice ripieno di macinato di carni bianche, uovo, formaggio e tartufo scorzone a pezzetti.

La terza e ultima, la faraona, anch’essa allevata a terra e libera in campagna, ripiena di un mix di macinato bianco, tastasale e castagne. Anche qui la solita base con l’uovo e il formaggio invecchiato.

Il forno grande di casa Marchesini ha potuto accogliere i tre “testi” tutti assieme. Bagnati da prima con una bottiglia di Fiano di Avellino e poi per finire la cottura e mantenere morbide le creature, il brodo di cappone.

Il risultato è stato una degustazione di arrosti assolutamente diversi tra loro, eleganti e per nulla pesanti.

I contorni, lenticchie rosse, crauti Zuccato e patate di Sebastiano di Ignago arrostite in padella.

Il dolce, anche qui una piccola sfida: il panettone di Righetto VS il panettone di CUXiNA fatto dalla dolce Danijela. Un vero e proprio lavoraccio durato ben tre giorni tra impasti, lievitazioni e tante coccole.

Anche qui, due cose ben diverse tra loro, ma entrambe buonissime!!!

In questo post non appaiono foto né di ingredienti, lavorazioni, o impiattamenti, ma solo il sorriso della mia famiglia, la cosa per me più importante del Natale.

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