Ai LARiCi

I Larici sono sia un tipo di pino sia un posto incantevole a 1600 metri d’altitudine vicino ad Asiago.

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In questa cima vi sono 4 malghe, un rifugio (rifugio Larici dal mitico Alessio, ormai sostituito egregiamente dal figlio) e il nuovo locale Val Formica che non abbiamo visitato (troppo chic per i nostri gusti).
Sdraiati sulla terrazza da Alessio abbiamo tutta l’intenzione di prendere un po’ di sole vista la bellissima giornata, ma una serie di nuvoloni grigio neri perennemente sopra la nostra zona solarium, ci hanno spinti a fare un giro delle maghe a comprare un po’ di cose buone e scoprire le loro differenze.
Il gioco per noi sarebbe stato quello di prendere un Asiago fresco da ogni malga e confrontarli ma visto che ci vuole minimo un mese per farlo ci siamo “adattati” con dei formaggi vecchi e stravecchi, caciotte, burro e lardo affumicato.
Di seguito troverete delle immagini, alcune scattate con l’iphone e altre scattate a casa con relativa degustazione.

La prima visita è stata alla malga Porta Manazzo ed è stato appunto lì che “il Toni” (malgaro doc da più di 40 anni) ci ha spiegato che non avevano il formaggio fresco essendo loro in alpeggio da meno di un mese, ma uno stravecchio di due anni meraviglioso. Già che c’eravamo abbiamo comprato anche 1 kg di burro fresco di giornata. In questa malga stanno partecipando al progetto di recupero della vacca Burlina autoctona Veneta(vedi foto è quella bianca e nera).

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La seconda malga è Laste di Manazzo, con le sue mucche di razza Rendena. Questa mucca produce poco latte ma questo è molto proteico e aromatico. Qui abbiamo trovato il formaggio dell’anno scorso e una caciotta fresca. A lato della malga come si può evincere dalle foto c’è un piccolo porcile: (non è raro trovare dei porcili nelle malghe) con il siero e lo scoro del formaggio (i resti della caseificazione detto anche  latticello) vengono alimentati appunto i maiali, dando “vita” a dei salami, soppresse e salsicce di ottima qualità… per questi ci si vedrà più avanti.

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La terza Malga Dosso di Sotto ospitava il guru del formaggio e del burro Tarquinio, venuto a mancare poco tempo fa, come vedete dalle foto amico del noto regista Ermanno Olmi che propio sopra a queste malghe ha girato l’ultimo suo film dedicato alla grande guerra “Torneranno i prati”.
Il loro formaggio anche questo del settembre scorso, l’ultimo della stagione d’alpeggio, è molto diverso dagli altri. Il gusto dell’erba e dei fiori spicca molto e un favoloso retrogusto amarognolo persiste alla fine dell’assaggio. Anche qui il burro fresco di giornata, di un colore giallo intenso, dal colore dei fiori che invadono il pascolo in questi giorni.

Ultima: nella strada del ritorno la Malga Larici. Qui ci siamo sbizzarriti, è forse la malga che diversifica di più i loro prodotti. Qui le caciotte sono favolose: al cumino, al pepe nero, alla salvia, al rosmarino e al peperoncino. La ricotta affumicata, il lardo affumicato, il salame e le soppresse, tutto incredibilmente fantastico!!!! Il formaggio è anche qui vecchio dell’anno scorso.

Per tirare le somme… Diciamo che la qualità è spettacolare su tutte e quattro le malghe.
La passeggiata è molto bella da fare e l’incontro con le marmotte e qualche rapace rende il tutto veramente fantastico e rilassante.  Consigliamo la visita meglio se al di fuori del week end