Quando arriva arriva! La burrata fresca penso non abbia rivali nel mondo dei latticini in fatto di dolcezza, consistenza e “ruffianaggine”.
È decisamente la regina bianca.
Mangiata tassativamente a temperatura ambiente, mai da frigo, come tutti i latticini per assaporarne al meglio le sfumature il più delle volte molto eleganti, con una forchettina si possono gustare i filamenti pannosi (la stracciatella) che si racchiudono in un “sacchettino” di pasta filata (mozzarella)
Già abbiamo tessuto lodi per questo latticino, ma oggi la utilizzeremo come ingrediente in un primo piatto. Lasagnetta burrata e mazzancolle.
Per sana deformazione amatoriale Mattia ha voluto fare le lasagne a mano, noi Marchesini siam fatti così, e quindi una semplice lasagnetta con uova del contadino e farine del tipo2 e semola di grano duro.
Per il sugo, il classico “aio oio e peperoncino” con l’aggiunta di un mio ingrediente del momento: il lemongrass (citronella).
Fuoco medio ad infondere i profumi, una manciata di pomodorini siciliani e una di mazzancolle pulite del “pasto” (filetto nero), via la testa, il carapace ma teniamo la codina per un fatto estetico.
2 minuti 2 è il sugo è pronto.
Scoleremo come sempre direttamente e con abbondante acqua di cottura le nostre lasagnette nella padella del sugo per farle “risottare” per 1 minuto con un filo d’olio nuovo.
Lasciamole riposare per un paio di minuti, le andremo poi a servire in un piatto piano e allargate per raffreddarle leggermente (noi per esigenze fotografiche le abbiamo servite a nido conico ma vi assicuro che me lo sono “pappate” con la stessa ingordigia di Mattia che le aveva sul piatto giusto;) prima dell’arrivo della burrata.
Andremo ad adagiare la sola stracciatella delicatamente a ciuffi. Una macinata di pepe fresco è quel non nulla che serve a finire questo meraviglioso piatto.
Sembrerebbe un piatto estivo, ma vi assicuro che abbinato ad una bollicina fresca, un Blanquette de Limoux, anche con le basse temperature di questi giorni è stato molto apprezzato da tutta la famiglia.
Apro la parentesi narrativa per raccontarvi il mio incontro con un piatto molto simile a questo.
Il lunedì è un ottimo momento per andare a fare spese all’Ikea, io e Danijela non abbiamo la fama di partire molto presto nemmeno per andare a camminare in montagna, figuriamoci per far compere.
Quindi va da se che arriviamo sempre a finire il nostro giro ad ora di pranzo. C’è solo un ristorante di pesce che cucina un ottimo pesce fresco di lunedì: Zafferano a Padova vicino alla fiera.
Il patron Ugo è una garanzia da oltre 30 anni e proprio nel suo ristorante abbiamo assaporato i maltagliati con scampi e burrata. Devo essere sincero, i suoi erano di gran lunga più buoni dei miei. A onor del vero per perfezionare le nostre lasagne ci sarebbe voluto una bisque fatta con le teste e i carapaci delle mazzancolle, forse così sarebbero stati almeno avvicinabili a quelli di Ugo.
Termino questo mio racconto con l’augurio di un buon appetito a tuti voi.