iL NATALE Di CASA MARCHESiNi

Questo Natale i Marchesini vanno in trasferta al piano inferiore, sempre di casa Marchesini si tratta.

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Il menù: crostini con salmone affumicato su mousse di salmone, crostoni con pâtè di lenticchie e involtino di radicchio trevigiano con fontina e salame, tutti fatti da Silvia. Intingolo di fagiano di Franca, la mia tacchinella, cotechino con il musetto, lingua e contorni vari.

Il tacchino non è il piatto ufficiale del Natale italiano, ma quest’anno va così!!!

Era da tempo che vedevo sgambettare un gruppetto di tacchini neri/grigi nel colle del mio amico Sebastiano. Ho avuto l’onore di cucinarne uno, un’esperienza unica. Non avevo mai cotto nulla che fosse al di sopra dei 3 kg, questa meravigliosa tacchinella ne pesava addirittura 7,5!!!!

Le abbiamo dato una leggera precottura ieri sera per 1 oretta senza grassi e oggi abbiamo concluso tutta la preparazione.

Ho comprato delle spezie “maggiche” da un raccoglitore domenica mattina a un mercatino bio al Dal Molin a Vicenza, le ho tostate in padella (il profumo ha inondato piacevolmente tutta la casa) le ho sminuzzate e “impastate” con 100 gr di burro salato. Questo unguento l’ho spalmato e massaggiato con cura su tutta la pelle del volatile.

Una volta massaggiata, l’ho avvolta con il reticello (radexelo) di maiale e rimessa in forno a 175°C per 3,5 ore bagnandola ogni tanto con un metodo classico, diciamo che dalle mie ricerche richiede ½ ora di cottura per kg.

In una teglia a parte ho messo 3 carote, 2 scalogni, 1 finocchio, 2 patate, tutte tagliate a pezzetti, salvia, rosmarino, 1 foglia di alloro e le interiora della tacchinella, ho aggiunto il sughetto di cottura della tacchinella.

Una volta cotto il tutto, ho frullato le verdure e creato la famosa gravy, la salsa che vedete nei film americani solitamente nel giorno del ringraziamento.

Anch’io come il capofamiglia americano, ho affettato il petto con il forchettone e il coltello gigante.

Penso sia stato l’arrosto più buono che abbia mai mangiato in vita mia.

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