iL TOPiNAMBUR

Il nome è molto strano, viene chiamato anche “carciofo di Gerusalemme” ed è un tubero non molto conosciuto nel mondo della cucina. Se ci facciamo caso nella tarda estate fiorisce con meravigliose margherite giganti gialle nei bordi dei fiumi o anche nei fossati.

Questo tubero in cucina è davvero delizioso, oltre che un toccasana. Lo si cucina come le patate, fritto, saltato in padella, con le uova in frittata, con il riso, è leggermente dolce e i bambini ne vanno matti.

Io l’ho comprato al mercato da una coppia di contadini che lo raccolgono di persona, spazzolato abbondantemente sotto l’acqua corrente, lo abbiamo fritto a fettine leggermente infarinato…Stella, mia figlia, lo ha divorato con enorme soddisfazione.

I tuberi rimasti, li abbiamo saltati ieri in padella con dei semi di finocchio, li ho lasciati leggermente che rosolino e che creino la crosticina (dalla regia, Mattia suggerisce che la famosa “crosticina” è detta Reazione di Maillard) ben abbrustoliti…fantastici davvero!

Topinambur… also called as “Gerusalem’s Artichoke”, is a really weird tuber, not much used and known in cooking. If in summer you take a look to the ditches or riverbanks you will see big yellow daisies, those are topinambur flowers.

It can be cooked as potatoes: fried, sautè, frittata, as a side to a bit of rice. It’s slightly sweet and children will love it.

Dad and I bought it from a couple of farmers at the market, we peeled it, cut it into slices and fried it to make a sort of “topinambur chips”. My sister Stella literally devoured it… what a satisfaction.

You can also dice them and cook them in a pan with a splash of olive oil and a pinch of fennel seeds until they’re beautiful and golden: the famous Maillard’s reaction. Fantastic and new… you’ve got to try it.

il topinambur

Per i più curiosi, da Wikipedia:

“Grazie al contenuto di inulina è una pianta molto adatta e indicata nella dieta di persone diabetiche in quanto l’inulina funziona come riserva di carboidrati (in sostituzione all’amido) indipendentemente dall’insulina. L’inulina è costituita da una catena di molecole di fruttosio terminanti con glucosio. A seconda della stagione della raccolta la lunghezza delle molecole di inulina varia e quindi la loro solubilità. Il Topinambur passa per lo stomaco e il primo tratto dell’intestino senza venire digerito, solamente nell’ultimo tratto dell’intestino sono presenti dei bifidobatteri e dei lattobacilli in grado di rompere le lunghe molecole dell’Helianthus tuberosus il cui carattere fibroso ha un effetto molto positivo sulla flora batterica. Il tubero inoltre è ricco di sali minerali e in particolare potassio, magnesio, fosforo e ferro come pure di selenio e zinco. Il Topinambur è da sempre famoso per ridurre il colesterolo e per stabilizzare la concentrazione del glucosio nel sangue e dell’acido urico.”