L’AGNELLO FORESTO

Voglia di carne, in macchina di ritorno dal mercato passo in una macelleria etnica nel mio paese.

Sinceramente non so se fidarmi, la provenienza, l’igiene, forse sono solo preconcetti, di solito in questi tipi di negozi compro spezie, latte di cocco e lemongrass…ma la carne? Sono dell’idea che dobbiamo abbattere le barriere che ci dividono e quindi entro e compro il ¼ anteriore di un agnello.

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A casa nel frigo avevo dei peperoni corno di tutti i colori delle nostre amiche di Castelnovo, l’abbinamento è presto fatto.

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Tempo fa in un altro negozio etnico ho comprato questo simil mortaio in super occasione e quindi quale occasione migliore per inaugurarlo?!?!

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Mattia alla creazione del rub: paprika, semi di finocchio, peperoncino e un mix di spezie (semi di senape, cumino, nigella e fieno greco) sale grosso e tutto a macinare (o “mortaiare”). Con la polvere magica massaggiamo l’animale, l’ideale sarebbe lasciarlo riposare per un paio d’ore, ma noi eravamo in emergenza (ore 11.30) e quindi di filata nel forno in compagnia dei peperoni tagliati in pezzettoni belli grandi, 3 becche d’aglio e un filo d’olio buono fresco di frantoio del mio amico Danilo.

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In forno per un oretta a 180 gradi.

La goduria di questo piatto non la riesco a scrivere o descrivere, il mix di spezie, il piccante, le consistenze diverse fra “pelle” croccante e la morbidezza del peperone, i profumi d’oriente sono davvero speciali.

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