LE ANDRIANELLE

“Massa grassia sant’Antonio” è l’apertura perfetta per questo post.

Siamo passati, io e Mattia, a salutare l’amico chef Amedeo Baio, presso l’incantevole albergo con cucina “Le Andrianelle” a Malo, bellissimo paesetto a 10 km da Vicenza.

Ci fermiamo per il pranzo: “se vuoi ti do il menù ma tanto lo sai che decido io.” il benvenuto della casa di Amedeo arriva così, “omakase” come piace a me.

La sommelier della casa, Giulia, ci delizia con un aperitivo meraviglioso: un americano di rara bontà. I profumi del cardamomo e dell’anice stellato lo rendono davvero incredibile!

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Giulia affianca lo chef con la sua carta dei vini, come una vecchia coppia usurata di vecchi colleghi… non si parlano più di tanto, l’abbinamento cibo vino nasce così spontaneamente e vi assicuro che l’effetto è più unico che raro.

Iniziamo: su una mattonella di marmo alcune fette di salmone affumicato home made, dolce e grasso, il fumo è elegante, appena accennato. Gran prodotto!

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La prima portata è un capolavoro anche per gli occhi: baccalà mantecato, asparagi verdi, ricci di mare e chips di riso al nero di seppia, che dire… niente!!! Andate ad assaggiare questa delizia e poi scrivetemi i commenti 😉

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La seconda portata: Sgombro sulla brace, peperone rosso, zenzero e crema di bufala. Quando la materia prima è così sapientemente abbinata i commenti sono assolutamente superflui, anche qui assaggiare per credere!!!

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Arriviamo agli gnocchetti di ricotta con anguilla affumicata, gambero crudo e scorza di lime, spettacolo! Morbidi e coccolosi …

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qui molti di voi sobbalzeranno sulla sedia, ammesso che stiate leggendo il mio post da seduti, comunque vi assicuro che l’anguilla ben preparata è l’essenza dell’umami (il quinto gusto per i giapponesi) una sorta di elisir di dolcezza e sapore. Un consiglio: provate, assaggiate di tutto, siate curiosi nella vita!!!!!

Prima del dulcis in fundo lo chef ci ha fatto dono di una porzione di anguilla cotta alla griglia, così, al naturale, talmente buona che ci siamo immortalati per l’occasione: come dare un lecca lecca a un bambino!!! Croccante e leggermente affumicata all’esterno e morbida, dolce e sugosa all’interno, giù il cappello!!!!

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Il dessert: una crema al fieno (ho provato a scucire il segreto a Amedeo ma non si è sbottonato) con albicocca, origano fresco e mandorle. RUFFIANO è l’aggettivo che più si adatta a questo dessert!

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Non me ne voglia Giulia per la mancata citazione dei vini, la mia memoria è pari a quella di un pesce rosso, e non essendo un sommelier fatico a registrare i nomi, comunque vi assicuro che, come scrivevo all’inizio, gli abbinamenti sono sempre azzeccati e mai banali!

Apro una parentesi sulla location, il design e lo studio sono stati seguiti da una mia amica “architetta” Rita Scarpinato, anche solo per un aperitivo, date uno sguardo all’arredamento, il gusto e la sapiente ristrutturazione valgono da soli la pena del viaggio!

#bontutto.